Nel nostro intimo viviamo sentimenti di smarrimento davanti a un mondo che, da un anno, corre verso la guerra e la catastrofe. Chi ha figli e nipoti, teme il loro futuro. I più avvertiti cercano un appiglio, ma non trovano che distruzione, morte e paura. Le istituzioni (Onu, Europa, Italia) con le loro scelte miopi e zoppe, aggravano i conflitti che hanno pervaso anche la sfera individuale e sociale, che la rete trasforma in un ring incontrollato e mortale. Dal profondo della vita di singoli impotenti e popoli sovrastati, sale un bisogno di spiritualità liberante, ma prevalgono manipolazione e tristezza. Le Chiese, tutte, vuote di senso, offrono religione ai propri adepti, alimentando lo scontro oppure come voce strozzata nel deserto vuoto. Come uscire da questo cappio mortale che impedisce di guardare oltre le proprie angosce?… [continua nel pdf]