Le elezioni di domenica 26 giugno 2019 per eleggere il parlamento europeo, sono un bivio, forse di non ritorno, per il destino dell’Europa tutta, fuori della quale non c’è alternativa, ma solo la deriva sotto ogni punto di vista. La Commissione uscente che ha gestito questo ultimo quinquennio, ha fatto di tutto per alimentare l’odio verso l’Unione Europea perché, declassando gli ideali delle origini a mercanzia da egoismo nazionalista, svilendo principi, obblighi e buon senso, ha “spezzato le reni alle Grecia”, fomentando l’insorgere demenziale dei sovranisti senza sovranità e diffondendo sentimenti di avversione, ben fondati,  contro una Istituzione che doveva brillare per professione politica di altissimo livello, mentre si è ridotta a serva delle lobbies. Se siamo in questa miserevole condizione è responsabilità di pigmei non all’altezza del loro alto compito. EPPURE L’EUROPA NON HA ALTERNATIVE…