QUANDO LA RESPOSNABILITA’ SPOSA L’INCOMPETENZA
ovvero SE IL POTERE DIVENTA CINICO E BARO

La Sanità ligure (A.Li.Sa.), venerdì 13-03-2020, con atto solenne a 6 firme chiude i «dormitori pubblici» della Liguria, mettendo letteralmente sulla strada «i senza fissa dimora», per altro definiti «categoria di popolazione estremamente fragile». È la stessa logica di Salvini, Ministro apparente degli Interni: chiuse gli Sprar, immettendo per le strade delle città decine di migliaia di immigrati senza controllo, a rischio sanitario proprio e altrui, ma utilissimi alla vergognosa propaganda.

Non pensavo che Amministratori coscienti del loro ruolo e funzione pubblica potessero in un colpo solo fare piazza pulita di Costituzione e Diritto, eliminando servizi «minimi essenziali». Se non sono in grado, si dimettano o siano trasferiti a ruoli meno complessi.

Affido al pubblico la richiesta di rispetto della Costituzione e dei livelli minimi di assistenza e protezione delle persone più deboli e più fragili chiedendo l’eliminazione o la riformulazione radicale del n. 15 della delibera del 13-03-2020, assumendo soluzioni di tutela, di protezione e di riguardo verso persone che, avendo perso tutto, ma non la dignità, meritano rispetto da coloro che sono i loro servi, i quali non possono, da burocrati, decidere con una firma la vita o, forse, più facilmente, la morte di cittadini tutelati dalla Costituzione.

Che il Coronavirus non sia l’occasione per modificare anche gli assetti costituzionali e ridurre gli spazi della democrazia e dei diritti che non sono commerciabili in tempi di normalità? Sappiano costoro, chiunque essi siano, qualunque carica di servitori pubblici rivestano, che noi non lo tollereremo. Alle prossime elezioni ce ne ricorderemo. Eccome, se ce ne ricorderemo.

 

Nell’allegato mio articolo su la Repubblica, edizione ligure, di domenica 15-03-2020, pp. 4-5, trovate anche il link dell’articolo di Erica Manna: DORMITORI, GIRO DI VITE e
FAC SIMILE DI RISPOSTA AI FIRMATARI DA PARTE DI CHI VOGLIA

Genova, 15-03-2020

Paolo Farinella, prete