Le trame curiali si allargano e ROMA si avvicina.

In allegato una breve riflessione (solo una pagina) si presentazione degli intrighi alla corte del Principe mons. Marco Scarpa e del suo Richelieu, mons. Marco Doldi (tutti «Marci» sono) che insegna morale e traffica affari. Ha ragione papa Francesco: i chierici più sembrano devoti, col collo storto, più sono vigliacchi perché fuggono dai loro doveri, dalle loro responsabilità e dai loro obblighi. Alla fine, sono severi con il popolo e impongono pesi che loro non vogliono manco toccare.

La questione delle Torri della Cattedrale, un vero gioiello vero di attenzione reale alle famiglie genovese dei turisti (i bambini e gli adolescenti fino a 12 anni non pagano nulla, mentre gli adulti, appena 5 euro). Questa è solidarietà con famiglie e gruppi in un tempo di inflazione e perdita di acquisto dei salari.

La curia vuole toglierle a un vero imprenditore, per altro credente che assume l’etica dell’impresa (Bollani Raoul è il solo che crede sul serio in Dio, di comune accordo con mons. Carlo Sobrero, il regista di queste scelte. La Curia di Tasca/Doldi, invece, vuol dare tutto alla loro Fondazione che non ha alcuna esperienza gestionale, ma cerca solo la cassa per sanare i debiti endemici del Museo diocesano.

Siccome le profezie che ho fatto fino a ora si sono sempre avverate (come la defenestrazione di mons. Sobrero anche da Prefetto della Cattedrale e il cambio della maggioranza del Capitolo, come puntualmente è avvenuto), ora ne faccio un’altra: Non passerà molto che la Fondazione di San Lorenzo impresario sprovveduto, aumenteranno i biglietti e toglieranno quelli ridottissimi per minori, perché il loro obiettivo è solo ed esclusivamente la cassa del capitolo: Vescovo e Vicario (più di vicari di complemento) vogliono la moglie ubriaca e anche la botte piena, ma a spese dei vicini canonici).

Il Sig. Dott. Enrico Vassallo, poi, non so come faccia a essere presidente della Fondazione San Lorenzo, nello stesso tempo in cui è «rappresentante del Comune nella Commissione del Museo, dove siede per controllare che gli accordi siano mantenuti e osservati. Lui fa tutte le parti in commedia: rappresenta il Vescovo che lo ha nominato presidente della Fondazione e il Comune che lo ha nominato controparte e controllore del Vescovo e ha la sede presso l’altra fondazione: il Magistrato di Misericordia, altra perla giuridica da Guardia di Finanza. È la ubiquità di Sant’Antonio da Padova che ha tuto da imparare dal suo discepolo, fra’ Marco Tasca.

Mentre vi auguro buona lettura, se ancora c’è qualcuno che intende fare questa fatica, vi saluto e alla prossima: io di certo non demordo: ho già comprato in anticipo e con lo sconto i biglietti del treno per «Roma immortale di Martiri e di Eroi» (Inno pontificio).

Paolo Farinella, prete

Genova, 11-02-2025

Paolo Farinella, prete
paolo@paolofarinella.eu