Martedì 1° novembre 2022 compio 50 anni di ministero presbiterale. Da oltre 40 anni non uso più la parola sacerdote, che in sé è equivoca, ma prete (forma sintetica per presbitero) perché la considero una professione, particolare, certo, ma sempre professione con due caratteristiche: professionalità e competenza. Qualcuno potrebbe pensare che sia riduttivo, al contrario, per me è il massimo, specialmente se diciamo di credere in un Dio e di compiere atti e gesti che nell’immaginario possono avere esiti diversi e pure condizionanti le persone semplici. Non ho mai capito perché a chi esercita professioni usuali (medico, architetto, idraulico, docente, impiegato, fornaio, ecc.) si chiedano competenza e professionalità, mentre al prete che dovrebbe comunicare, diffondere e fare apprezzare «Dio», (la «merce» per eccellenza) si tolleri approssimazione, superficialità, improvvisazione e banalizzazione rituale. La competenza di me prete è solo una, con due facce…
Per chi può e vuole, desidero ricordare che il 1° novembre 2022 alle ore 10,00 nella chiesa delle Scuole Pie, in Piazza delle Scuole Pie Genova (da Piazza San Lorenzo, lato destro, direzione mare, vico del Filo, metri 6 a destra, c’è la piazza e la chiesa, dove siamo ospiti finché San Torpete sarà inagibile).